sabato 5 ottobre 2013

Caffè.

Si svegliò con un profumo di caffè penetrante che si spandeva in tutta la casa.
Santo aveva messo su una piccola moka da una tazza e sorseggiava la metà dell'amaro contenuto con i piedi su un tavolino nella stanza con angolo cottura in cui Leila aveva dormito.

-Ciao-

-ben svegliata- le disse Santo. Ancora non aveva deciso se doveva essere gentile o faccia di tolla con questa ragazza così strana, ma iniziava a trovarla piacevole anche se non ancora accogliente. Le porse una tazza di quel caffè amaro e profumato. 
Se vuoi puoi avere un pezzo di pandolce. Il pandolce era leggermente raffermo ma a Leila sembrò speciale.

Il profumo della libertà era speciale.

-posso rimanere?-

Santo la guardò stupito.